Il festival più pazzo del mondo

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E’ possibile che un paesino disperso nel cuore della Spagna, abitato da sole 500 anime, sia alla ribalta delle cronache internazionali? La risposta è sì e il borgo in questione si chiama Castrillo de Murcia, piccolo centro della provincia di Burgos, nel nord del Paese. Ebbene, in questa terra dimenticata e solitaria si svolge un festival originale ed eclatante che attira l’attenzione di curiosi, turisti e media. Si tratta di un evento che risponde al nome di El Colacho e si svolge, come vuole la tradizione ultracentenaria (la data di nascita di questa kermesse risale al lontanissimo 1620), nel giorno del Corpus Domini, che in questo 2014 cadrà il primo di giugno.

Il festival ha conquistato l’appellativo di Baby Jumping perché questo è il cuore dell’evento: un uomo vestito da diavolo, dopo aver trascorso parte della giornata malmenando in modo ironico e divertente passanti con una frusta che somiglia a un gatto dalle nove code, prende la rincorsa e con un salto scavalca uno dopo l’altro una serie di infanti posizionati su un materasso. Sì, avete capito bene: infanti, ovvero bambini dagli 0 ai 12 mesi, appositamente adagiati su materassi, dove rimangono stesi, immobili, un po’ divertiti, un po’ stralunati, un po’ infastiditi (dalla folla e dal rumore).

E’ una sorta di battesimo atipico, pericolosissimo a prima vista ma che non ha mai registrato un incidente nei suoi oltre 400 anni di storia. La leggenda vuole che questo rituale regali salvezza e beneficio ai piccoli. El Colacho, ovvero questo diablo malefico, saltando sui bambini, eliminerebbe il Peccato Originale che pesa sulle spalle di ogni umano e proteggerebbe i piccoli dalle malattie.

Gli scettici non mancano, ovviamente. E l’evento, sebbene iniziato per motivi strettamente religiosi, nel corso degli anni ha assunto anche un carattere ludico: malvisto dalla Chiesa, il Baby Jumping ha però accumulato un sacco di seguaci in internet, dove il festival è stato annoverato dagli internauti come uno dei più pazzi e originali del mondo.

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