Hollywood sbarca a Londra. Fino al 27 gennaio il Victoria and Albert Museum, uno dei poli artistici più importanti della capitale inglese, mette in mostra un aspetto importantissimo della cinematografia di Hollywood: i costumi. Da quello di John Travolta ne La Febbre del sabato sera (nella foto) a quello di Charlie Chaplin, con tanto di bombetta, senza dimenticare gli abiti che hanno creato i personaggi di Jack Sparrow, Batman, L’uomo Ragno e Indiana Jones. E ancora i grandi classici: il bellissimo Givenchy nero di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany (non a caso entrato di diritto tra i vestiti più belli del mondo della moda), lo smoking che ha contraddistinto tutti i James Bond passati sul grande schermo e la camicia quadrettoni e la giacca di pelle che hanno fatto la fortuna di Robert De Niro in Taxi Diver. Tant’è. Il mito di Hollywood è passato anche da qui, anche attraverso il duro (e spesso sottovalutato) lavoro dei costumisti.
Il V&A Museum londinese offre a tutti gli appassionati di cinema e di moda (ma non solo) un viaggio nel tempo, attraverso una rassegna che chiama in causa i venti film campioni di incassi di tutti i tempi. Non una sfilata, non una rassegna modaiola. Una lezione d’arte, di cinema, di Storia perché è anche attraverso questa delicata professione che un film può raggiungere l’ambito titolo di capolavoro.
Non poteva che essere una città come Londra a ospitare un evento del genere: metropoli moderna e contemporanea, città dagli importanti musei e dalla vita artistica frenetica. Per chi non avesse ancora visitato questa incredibile destinazione, l’occasione è quella giusta: rivoluzionata e resa ancora più bella dalle recenti Olimpiadi, Londra è una meta in grado di conquistare tutti. Merito dei grandi magazzini di lusso ambiti dai fashion addicted, dei monumenti imperdibili e della sua animata vita notturna e diurna. E poi di quell’incredibile accento british, così raffinato e fine che è un piacere ascoltarlo.