La città di Verona è conosciuta, in tutto il mondo, per molte ragioni. E’ la patria di Romeo e Giulietta, è una delle città più romantiche del pianeta. Ma è soprattutto il cuore e l’anima della lirica. Merito dell’Arena, l’anfiteatro romano situato nel centro, vero e proprio simbolo della città veneta. E il 2013 è un anno importante per Verona: si celebra infatti il centenario del festival operistico all’interno di questo antico luogo ludico romano.
Il festival fu inaugurato nel lontano 1913, con la messa in scena dell’Aida. Da allora, fatta eccezione per i periodi delle guerre mondiali, il festival ha sempre allietato le sere d’estate degli abitanti della città e dei molti viaggiatori appassionati di lirica. Il festeggiamento, dunque, è d’obbligo: le 100 candeline saranno spente nel corso di uno dei più estesi programmi che l’Arena abbia mai ospitato. La stagione operistica, quest’anno, sarà lunghissima, da 14 giugno all’8 settembre, e conterà della bellezza di 58 spettacoli e tre serate di gala.
Come se non bastasse, quest’anno cade un altro anniversario importante: è il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. Ecco che gran parte del programma che si terrà all’Arena verterà sulle opere del compositore di Busseto, uno dei più grandi compositori italiani di tutti i tempi. Dall’Aida (che apre la stagione) al Nabucco, senza dimenticare La Traviata e Il Rigoletto, solo per citarne alcune.
Un weekend a Verona per assistere a una di queste solenni espressioni d’arte e musica è assolutamente raccomandato. Tanto più che la primavera è l’occasione perfetta per visitare la città. Camminare lungo l’Adige, attraversare il ponte Pietra, ammirare le rovine del Teatro Romano e ancora visitare Castelvecchio, sorseggiare un aperitivo in Piazza delle Erbe o in Piazza Bra: ecco alcune delle cose che potrete fare a Verona, complice la bella stagione. Si tratta di una città a misura d’uomo, visitabile a piedi, assolutamente eccezionale nella sua semplicità. Una città dalla storia antica (oltre 2mila anni) e dal tesoro inestimabile. Non è un caso che sia oggi considerata uno dei Beni Patrimonio dell’Umanità. Ascoltate la sua musica, ammirate le sue strade e vi renderete conto che non c’è definizione migliore per descriverla.