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Eterna. Immortale. Cannes, quest’anno, celebra Marylin Monroe. Il celebre Festival del cinema di Cannes, previsto dal 16 al 27 maggio nella capitale culturale della Costa Azzurra, ha deciso di puntare per la sua 65esima edizione sulla regina dei tabloid, sulla diva per eccellenza, Marilyn Monroe, per omaggiare i 50 anni dalla sua scomparsa. Il manifesto ufficiale di questo grande evento immortala proprio lei, mentre spegne le candeline di una torta, in un celebre scatto che porta la firma del fotografo Otto L. Bettmann. Una donna che incarna grazia, mistero e seduzione, come hanno affermato gli organizzatori del festival cinematografico, e che ancora oggi rimane una delle figure più importanti del cinema mondiale. Cannes, dunque, per quest’anno diventerà la città di Marylin. Del resto questa stazione balneare vanta tutti quegli appellativi che la bionda diva incarnava.

Città signorile, con i suoi edifici eleganti e il lungomare raffinato, dove le palme si susseguono una dietro l’altra.

Città modaiola, specie in concomitanza del festival: vip, personaggi dello sport e dello spettacolo si riuniscono qui da ogni parte del mondo, in una via vai di celebrità, di feste e di tappeti rossi.

Città misteriosa: la bellezza di Cannes è fuori discussione. Ad alimentare il fascino di questa zona della Francia ci pensano anche i miti. E’ nella maggiore delle due isolette a largo della costa di Cannes (Îles des Lérins) che si consuma la leggendaria storia del prigioniero dalla maschera di Ferro, che ha ispirato film e racconti.

E infine città culturale, perfettamente rappresentata dal volto di Marylin. Se l’attrice è diventata infatti un’icona di bellezza e sensualità, anche Cannes è oggi considerata un’icona. Del cinema e della cultura. E perché non visitarla proprio mentre mostra il suo vestito migliore, ovvero durante il festival? E’ l’occasione adatta per conoscere a fondo questo centro, per respirare la sua magica atmosfera e per cogliere le tante sfaccettature e i tanti volti di questa incredibile località francese. Provare per credere.